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IRPEF 2011 e redditi 2010

Con l’arrivo dell’estate si comincia a sudare non solo per il caldo ma anche per quell’appuntamento annuo per cui non conviene mancare: “La dichiarazione dei redditi”, cioè la famigerata IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Quello che è necessario sapere è che l’IRPEF è l’imposta che garantisce le maggiori entrate nelle casse dello Stato poiché va a colpire il reddito di tutti i cittadini contribuenti, siano essi dipendenti, pensionati, lavoratori a progetto, lavoratori autonomi ovvero soggetti con redditi d’impresa; ma anche chi possiede terreni o fabbricati, redditi di capitale e di partecipazioni in società sono soggetti a tale imposta. Non scappano alla rete del fisco neppure chi ha redditi diversi derivanti da proventi per attività di lavoro autonomo occasionale. In generale chi possiede uno o più di questi redditi deve presentale la dichiarazione dei redditi tramite dei modelli distribuiti dall’Agenzia delle Entrate avvalendosi di CAF (Centri di Assistenza Fiscale) o di professionisti abilitati entro il 31 maggio 2011.

Dalla somma dei suddetti redditi verranno poi sottratti tutti gli oneri deducibili (riconosciuti dallo Stato) che riducono il totale su cui si calcola l’IRPEF da pagare. La particolarità di questa imposta è che viene applicata direttamente sul reddito personale (per questo chiamata anche “imposta diretta”) e sulla base di “scaglioni di reddito” spezzettando i redditi a fasce su cui applicare le relative percentuali. Da diversi anni ormai gli scaglioni di reddito sono divise in cinque differenti aliquote: la minima percentuale è del 23% applicata a redditi fino a 15.000 euro. Oltre i 15.000 e fino a 28.000 euro si applica una percentuale del 27%; quella successiva del 38% si applica ai redditi che vanno da 28.001 a 55.000 euro. Dopo quest’ultima soglia l’aliquota si innalza considerevolmente al 41% fino a redditi di 75.000 euro. Infine oltre i 75.000 euro si ha il prelievo massimo previsto pari al 43%. Tutto questo per garantire una equità nel prelievo fiscale. Per chiarire il funzionamento dell’IRPEF facciamo un piccolo esempio: “Supponiamo che un lavoratore dipendente abbia conseguito nel 2010 un reddito complessivo di 76.000, egli appartiene all’aliquota massima del 43% (quinto scaglione) e pagherà il 23% sui primi 15.000 euro (3.450,00 euro), il 27% sulla differenza tra 28.000 e 15.001 euro (3.510 euro), il 38% sulla fascia di reddito che va da 28.000 a 55.000 euro (10.260 euro), il 41% sullo scaglione di reddito dato dalla differenza tra 75.000 euro e 55.000 euro (8.200 euro) ed infine il 43% sugli ultimi redditi che oltrepassano il limite di entrata del quinto scaglione, pari a 1.000 (430 euro). Alla fine il totale che dovrà pagare il contribuente sarà di 25.850, dato dalla somma degli importi IRPEF dei singoli scaglioni, cioè: “3.450 + 3510 + 10.260 + 8.200 + 430 = 25.850 euro”. In aggiunta alle suddette aliquote, lo Stato permette alle Regioni ed ai Comuni di istituire un’addizionale all’IRPEF. Attualmente l'addizionale regionale della Sicilia è fissata all'1,4% (aliquota massima applicabile per legge, obbligata dal forte deficit per le spese sanitarie) mentre il comune di Paternò, attualmente per agevolare i propri cittadini, ha scelto di non applicare alcuna addizionale comunale IRPEF.

Il pagamento dell’IRPEF avviene già da diversi anni tramite un meccanismo chiamato “Acconto e Saldo” di imposta. In particolare il funzionamento è il seguente: “Per calcolare l’acconto IRPEF da versane quest’anno, si va a vedere a quanto ammontava nell’anno d’imposta precedente, si calcola il 99% su tale importo e se quest’ultimo supera i 260 euro l’acconto va versato in due rate. Il primo appuntamento da non mancare sarà il 16 Giugno 2011 (o 18 Luglio 2011, dato che il 16 Luglio è sabato con maggiorazione dello 0,40%), data di versamento del saldo IRPEF 2010 (redditi 2009) e della prima rata di acconto 2011 pari al 40% dell’acconto. La seconda rata, pari al restante 60% dovrà essere versata entro il 30 Novembre 2011. Se l’acconto è inferiore a 260 euro allora verrà versato interamente entro il 30 novembre 2011; Se inferiore a 52 euro non si paga alcun acconto. In questo grande caos di date, calcoli, scadente, acconti e saldi quello che più ci può dare sollievo è quello di sapere che il fisco consente di sottrarre dall’imposta IRPEF dei versamenti già effettuati in modo da ottenere, tramite delle detrazioni e deduzioni, una imposta netta. Senza entrare troppo nel merito, tra le detrazioni che riducono l’imposta direttamente vi sono quelle relative al tipo di reddito dichiarato e quelle per i familiari a carico (con redditi non superiori a 2.840,51). I lavoratori che dichiarano un reddito annuo non superiore a 8.000 euro e i pensionati sotto i 75 anni con reddito massimo di 7.500 euro sono esenti dal pagamento dell’IRPEF mentre per quanto riguarda i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori sono esenti coloro che dichiarano un reddito massimo annuo di 4.800 euro. Lo Stato, inoltre, dà la facoltà di poter dedurre le spese sostenute durante l’anno 2010 dal dichiarante o dai suoi familiari a carico. Per fare ciò è importante conservare i documenti quali ricevute, fatture e scontrini con inserito il codice fiscale del contribuente o dei suoi familiari, fiscalmente a carico, attestanti i pagamenti effettuati. Un familiare è a carico quando questo possiede un reddito inferiore a 2.840,51 euro. Le spese che si possono dedurre dal reddito, perché riconosciute dallo Stato, sono molteplici e con percentuali diverse ma di fondamentale importanza tra le principali conferme e novità fiscali del 2011 da conoscere, per poter presentare una vantaggiosa dichiarazione dei redditi, sono: << gli aiuti alle famiglie per le spese riguardanti gli asili nido e l’iscrizione ad associazioni sportive dei figli; le parcelle pagate ai mediatori immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale; la detrazione del 36% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e del 55% delle spese per gli impianti a risparmio energetico per il 2011; sconti per l’acquisto di un frigorifero di classe almeno “A+” >>. Purtroppo non sono state prorogate le detrazioni per gli abbonamenti ai trasporti pubblici e per le spese sulla formazione dei docenti. Per concludere vi lascio un aforisma attribuito a Ronald Reagan, 40° presidente degli USA, il quale disse: “ Il contribuente è uno che lavora per lo Stato senza essere un impiegato statale”.

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